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Già quasi un secolo fa, erano gli anni ’30 del secolo scorso, i dermatologi John H. Stokes e Donald M. Pillsbury avevano fatto grandi studi sul legame tra cervello, intestino e pelle. Quello che Stokes e Pillsbury ipotizzarono era che gli stati emotivi come ansia, stress e depressione potessero alterare la normale microflora intestinale, aumentare la permeabilità intestinale e contribuire ad un’infiammazione sistemica con la ripercussione di vari eventi cutanei come eritema, orticaria e dermatite. Concentrarono quindi molto l’attenzione sugli effetti modulatori della flora intestinale nei confronti del sistema immunitario attraverso il coinvolgimento dei globuli bianchi e delle loro molecole (citochine).

Nonostante ciò, per anni le malattie della pelle sono state viste e affrontate unicamente dal punto di vista dermatologico. È solo l’attenzione scientifica degli ultimi decenni che ha riscoperto quella connessione.

L’intestino e la pelle rappresentano entrambi sia una barriera che una relazione tra l’ambiente interno e quello esterno e sono essi stessi in stretto collegamento. Non sono solo intolleranze e allergie a creare quel nesso tra intestino e pelle, la salute dell’intestino e la funzionalità gastrointestinale sono essenziali alle condizioni dell’intero organismo.

Una flora intestinale equilibrata e diversificata non contribuisce al benessere del solo intestino ma produce effetti benefici a livello sistemico, prevenendo lo sviluppo o la progressione di malattie che hanno alla base processi infiammatori perché c’è una stretta connessione tra microbiota e sistema immunitario.

Adesso sappiamo che trattare certe patologie della pelle significa innanzi tutto curare le cause di origine intestinale e ridurre l’infiammazione.

Adesso sappiamo, in particolare, che in presenza di disbiosi intestinale (ovvero alterazione qualitativa e quantitativa dei microorganismi intestinali) non abbiamo solo conseguenze localizzate ma l’estrema probabilità che nel tempo i fattori di infiammazione si propaghino ad altri organi, cute inclusa.

Ecco dunque nuove spiegazioni a disturbi della pelle come l’acne, le dermatiti atopiche, gli eczemi, la rosacea, la psoriasi. Non a caso si è sviluppata negli ultimi anni la dermobiotica, disciplina che indaga proprio i rapporti tra pelle e microbiota intestinale. Altrettanto interessante citare qui anche la psicobiotica, nuovo campo di studi della psichiatria che si occupa della relazione tra salute mentale, alimentazione e microbiota intestinale.

Tutto ciò conferma e radicalizza l’assoluta necessità di un approccio alla persona a 360°. La scelta del Sistema Metabolico Bruni, sintesi di nutrizione funzionale, cronobiologia, nutraceutica e nutrigenomica, si fonda in effetti su una valutazione complessiva e personalizzata che ha il suo focus proprio nella funzionalità gastro-intestinale e opera tenendo sempre conto tanto degli aspetti fisici e clinici che degli aspetti emotivi.

Oggi è in effetti sostanzialmente impossibile prescindere da una opportuna conoscenza delle condizioni gastro-intestinali e, conseguentemente, da una adeguata alimentazione. Non si può sottovalutare l’importante collegamento tra psoriasi e predisposizione alla celiachia. La psoriasi è infatti dimostrato risponda bene ai probiotici del tipo Lactobacillus Rhamnosus (efficace nel modulare i fattori di infiammazione indotti dal glutine ed in presenza di psoriasi) e a un regime alimentare con ridotto carico di glutine. Altrettanto indagato è il rapporto tra rosacea e alterata sensibilità al nichel e\o al glutine.

Del resto l’abuso di farmaci quali gli antibiotici, gli inquinanti alimentari (metalli pesanti, additivi, conservanti e pesticidi), lo stress, sono tutti “veleni” che minano l’integrità della barriera intestinale a partire prima di tutto proprio dalla flora batterica e che facilmente possono venire in evidenza con manifestazioni cutanee. D’altra parte bisogna ricordare che la cute è un organo emuntore (dal latino “emunctus” espellere) -in stretta sinergia con fegato e reni- e come tale l’organismo può utilizzarla per liberarsi da ciò che lo sta intossicando: le manifestazioni cutanee possono essere in tal caso il risultato di tale processo.

Possono essere insomma considerate spie, segnali.

E questo rende ancor più evidente la necessità di valutare il sintomo e collegarlo ad altri fattori metabolici per offrire una risposta nutrizionale davvero efficace. Concentrarsi sul derma senza ripristinare una buona flora batterica e individuare l’alimentazione adeguata alla funzionalità gastrointestinale della persona non può mai rivelarsi un intervento risolutivo.

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Ancora qualche informazione...

Ecco alcune delle domande riccorrenti che ti aiuterrano a capire meglio il Sistema Metabolico Bruni (BMS). Se preferisci ricevere informazioni più specifiche invece, puoi scrivere una mail cliccando qui.

F.A.Q.

Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.

BMS è rivoluzionario nel campo della nutrizione applicata, poiché è in grado di elaborare una moltitudine di parametri clinici e variabili genetiche per tradurli in un percorso di educazione nutrizionale estremamente personalizzato, altamente scientifico efficace e semplice per il paziente.
BMS è l'unico metodo che elabora i seguenti dati per tradurli in un percorso nutrizionale straordinariamente efficace e pratico:

- Parametri clinici
- Parametri genetici
- Potere terapeutico dei singoli alimenti
- Potere terapeutico delle combinazioni alimentari
- Ciclicità nell'assunzione di specifiche categorie alimentari
- Cronobiologia

BMS è in grado di elaborare sequenze nutrizionali settimanali e mensili per controllare al meglio le risposte metaboliche ed ormonali della persona. Sulla base delle informazioni cliniche inserite dall'utente e rispetto ai dati ottenuti dal test genetico-BMS, si elaborano sequenze nutrizionali estremamente personalizzate.

Le combinazioni alimentari proposte in BMS e la loro precisa collocazione temporale permettono un eccellente controllo degli ormoni e dei fattori metabolici che controllano il senso di fame, alcuni esempi, Leptina, Grelina, Insulina, Glucosio, Cortisolo, Melatonina, Serotonina.

BMS elabora il percorso di educazione nutrizionale sulla base delle reali condizioni cliniche del momento.
BMS si adegua continuamente ai cambiamenti metabolici della persona e lo guida attraverso un percorso nutrizionale estremamente dinamico, personalizzato che diventerà nel tempo un vero e proprio modello alimentare personalizzato.

BMS elabora e sintetizza una moltitudine di informazioni che l'utente andrà ad inserire nelle diverse schede conoscitive.
Alcuni esempi: tutte le patologie in atto o pregresse, tipo di lavoro svolto, se sei uno sportivo e che tipo di sport pratichi, se hai intolleranze alimentari o allergie alimentari, qual è la qualità del sonno, come è la tua funzione intestinale, se soffri di disturbi dell'andamento glicemico, in una donna qual è la condizione ormonale e tanti altri dati. Inoltre ovviamente se effettui il test genetico BMS, sarà in grado di elaborare i tuoi dati genetici con la tua condizione clinica.

Il metodo BMS è stato già adottato da migliaia di pazienti, ma solo nel 2018 fa la sua comparsa come servizio on-line. Se vuoi leggere le recensioni dei pazienti e i risultati ottenuti puoi andare nella sezione dedicata cliccando QUI.

Il test genetico BMS elaborato, dal famoso genetista Dott. K.Grimaldi, prende in considerazione i geni che controllano il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, numerosi geni che controllano il metabolismo dei radicali liberi e la riparazione del DNA, i più importanti geni che regolano i processi infiammatori dell'organismo, il metabolismo dell'acido folico, della Vit. D, della sensibilità al sale, della caffeina, il gene che controlla il metabolismo dell'alcool, la sensibilità al nichel, la predisposizione alla celiachia, la metabolizzazione del lattosio e i geni del comportamento alimentare. Un test genetico estremamente completo ad un costo incredibilmente contenuto.

L'analisi genetica viene effettuata in un laboratorio altamente specializzato in analisi genetiche: GENETICLAB.

Assolutamente no. Tutti i test genetici si effettuano una sola volta nella vita in quanto il suo risultato non può mai cambiare nel tempo. Questo è uno dei tanti vantaggi che comporta eseguire il Test Genetico BMS.

Assolutamente no. Puoi tranquillamente iniziare a seguire il metodo BMS con un percorso di educazione alimentare estremamente personalizzato, in seguito quando lo riterrai opportuno, magari sceglierai di effettuare il test del DNA BMS per conoscere le caratteristiche fondamentali ed uniche del tuo metabolismo.